Descrizione
Le Lettere di Babbo Natale furono scritte da Tolkien ai figli, tra il 1920 e il 1943. In queste lettere vivono numerosi personaggi (l’orso bianco maldestro aiutante, elfi, nani, uomini neve, l’Orso delle caverne, Paksu e Valkotukka, ecc), si raccontano disavventure, provocate dal goffo Orso Bianco, insieme a epiche lotte con i perfidi Goblin. I volumetti sono arricchiti da disegni di Tolkien. Dal 1920, quando il primogenito John aveva tre anni, e fino al 1943, quando Priscilla, l’ultima dei suoi quattro figli, ne aveva tredici, Tolkien scrisse bellissime risposte alle lettere natalizie dei figli, a firma di Babbo Natale. Per oltre vent’anni, i piccoli di casa Tolkien ebbero il privilegio esclusivo di una corrispondenza ininterrotta e regolare con Babbo Natale. Trattandosi di Tolkien, le lettere sono meraviglie di calligrafia, stilate in vari inchiostri colorati (con una predilezione, com’è ovvio, per il verde e il rosso) e corredate sempre da bellissimi disegni a pastello o a inchiostro. Naturalmente, per ragioni editoriali, i volumi presentano le lettere in maniera tipografica più semplice, corredate da alcuni disegni colorati. Le lettere, inizialmente semplici biglietti, diventano più lunghe, si riempiono di personaggi e vicende sempre più articolate. Father Nicholas Christmas viene affiancato prima dal North Polar Bear, aiutante maldestro ma irresistibile, autentico co-protagonista; poi dai nipoti di quest’ultimo, Paksu e Valkotukka; quindi da elfi rossi ed elfi verdi. Chi ha familiarità con Tolkien ritroverà in queste pagine il suo autore e scoprirà anche alcune anticipazioni delle sue opere più celebri, considerando che The Hobbit ebbe origine come favola della buona notte per i suoi figli. Tolkien si conferma grande affabulatore e padre affettuoso e premuroso. Non mancano del resto nemmeno riferimenti al Natale come ricorrenza cristiana, come quando Father Nicholas Christmas menziona esplicitamente suo padre, il Nonno Yule; e non è un caso che Tolkien usi per esteso il nome di San Nicola, anziché la più diffusa storpiatura Santa Klaus. Questa edizione, di mini formato, ha comunque la nota negativa nella traduzione (come per tutte le edizioni delle lettere di Babba Natale di Tolkien) che, confrontata con l’originale, è spesso approssimativa e non di rado arbitraria.