La Storia della Libreria Mazzini

La Libreria Mazzini ha una lunga tradizione di acquisto e vendita di libri d’occasione che risale al dopoguerra, quando Raffaele Offidani insieme alla moglie Elena iniziano a vendere libri in via Del Leone, vicino a Palazzo Montecitorio. Poi nel 1958 la libreria viene trasferita in viale Giuseppe Mazzini, attuale sede e diventa un punto di riferimento, grazie anche alla passione di Raffaele come scrittore di canzoni politiche (con lo pseudonimo Spartacus Picenus) con cui riesce a stabilire rapporti culturali e di amicizia con intellettuali e poeti.

Dal 1974 l’attività viene proseguita dal figlio Francesco e la libreria assume una sua precisa connotazione, luogo di incontri e di conversazione tra uomini di cultura e di spettacolo,  grazie alla vicinanza della sede Rai e del Teatro Delle Vittorie. Pasolini, Gianni Amelio, Nanni Moretti, Nicolini. Negli anni novanta l’attività della libreria risente del mutamento nel mercato del libro, causato dall’apertura di megastore, dal cambio di atteggiamento verso gli acquisti, dalla mancanza di attenzione verso la cultura editoriale.

Nel 2014, la libreria viene acquisita da Alessandro Corradi, che ne diventa titolare. Dalla sua riapertura nel settembre 2014, la libreria si rinnova completamente e diventa Libreria Mazzini, continuando la sua originaria proposta di libri d’occasione ma con un’attenzione sempre maggiore al libro fuori catalogo e alle rarità.