UN POPOLO IN RIVOLTA I moti di Reggio Calabria del 1970 e la politica
€29,00
Francesco Scarpino
Laruffa Editore, 2000
Copertina flessibile, pp 214, con alcune illustrazioni bn. Nell’estate del 1970 scoppia in Italia una rivolta mai vista prima. Scontri, assalti, barricate, scioperi generali, scuole chiuse per mesi e trasformate in caserme, 43 attentati dinamitardi, undici morti, migliaia di feriti. Una guerra civile in cui per otto mesi una folla armata occupa una città, si sostituisce alle autorità, combatte contro carabinieri, polizia, esercito. I Moti sono un’incomprensibile rivolta di popolo per una questione di campanile: rivendicare per Reggio il ruolo di capoluogo della regione Calabria, contro la designata Catanzaro. Ma c’è molto altro, sotterraneo e invisibile, che si muove dietro la scena visibile delle manifestazioni, delle barricate, degli scontri. A Reggio Calabria, nell’estate del 1970, scatta una serie di eventi che vanno ben oltre una guerra di campanile e hanno a che fare non solo con Catanzaro, il capoluogo scelto dalla politica nazionale, ma con Roma, Milano, Palermo, Napoli, Washington; con la guerra fredda, l’eversione di destra, i servizi segreti, la strage di piazza Fontana, il tentato golpe Borghese, la massoneria e, infine, la nascita della nuova ’ndrangheta, la Santa, e le sue alleanze con la Cosa nostra dei siciliani e la Nuova camorra organizzata di Raffaele Cutolo.
Disponibile